Gentile Mariella Alberini,
il fatto che Orsoni avesse la faccia
tosta di rimanere Sindaco di Venezia ci fa sbattere la faccia contro la folle
ipocrisia dei politici italiani. Come abbia potuto pensare che qualcuno
credesse alla sua versione sui fondi elettorali del Mose, è un enigma di rara
ipocrisia. E proprio questo ci spiega come l’anziano Scaiola, (dagli arresti
domiciliari in villa con parco) creda di poter giustificare i suoi abusi di
potere con l’innamoramento per la giovane lady Matacena. Intanto le migliaia di
corrotti di Stato, che tutti i giorni balzano alla ribalta delle cronache in
tutta l’Italia, si dichiarano innocenti e perseguitati dalla Magistratura…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
ormai siamo ridotti ad una sorta di Torre
di Babele italiana multi animalitaria dove i suini razzolano impuniti
grufolando in mezzo a cittadini onesti, politici disonesti e oligarchi
indifferenti a tutto tranne ai loro miliardari interessi: molte donne assurte
ai ranghi del potere, ma pochissime in grado di affrontarlo con esperienza e
capacità di comando.
Il viaggio del Premier Renzi in Estremo
Oriente ci sembra alquanto inopportuno dato l’importanza della sua presenza in questa sorta di bordello dove gli
Italiani di buona volontà non sanno più guardarsi l’un l’altro senza arrossire.
Nel frattempo, quel “decreto monstre” di
circa 120 articoli condensati in un centinaio di pagine dove si va dalle misure sulla staffetta generazionale del
pubblico impiego alle incompatibilità per i magistrati: dall’informatizzazione
del processo civile alla detassazione degli investimenti in azienda ecc.
rischia di restare sulla carta per l’approvazione. Si teme l’incalzare delle
ferie di Camera e Senato. Come se i destini dell’Italia possano essere vanificati da quelle ferie.
Tra le varie resistenze ai provvedimenti
di Renzi, spicca la Magistratura che ritiene un attacco alla sua indipendenza
tagliare gli stipendi e anticipare la pensione.
Si solleva finalmente la pietra tombale
del PD sulle maggiori malversazioni di Stato rispetto a tutti gli altri
Partiti. Importante sottolineare che tra i furti di Stato e la cosiddetta
evasione fiscale scompare la metà del PIL nazionale.
L’inerme cittadino davanti a tale
catastrofe ha perso la sua identità. E il voto, unica sua arma, viene
vanificato dalla voracità delle Kaste. Non si vede all’orizzonte alcuno in
grado di arginare la frana Italia.
Ormai la totale astensione dalle urne,
arrivando almeno fino all’80%, potrebbe essere l’ultima possibilità per
azzerare questo sistema delinquenziale.
m.alberini@iol.it
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