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lunedì 16 giugno 2014

VISTO DA LEI - "La Torre di Babele


Gentile Mariella Alberini,
il fatto che Orsoni avesse la faccia tosta di rimanere Sindaco di Venezia ci fa sbattere la faccia contro la folle ipocrisia dei politici italiani. Come abbia potuto pensare che qualcuno credesse alla sua versione sui fondi elettorali del Mose, è un enigma di rara ipocrisia. E proprio questo ci spiega come l’anziano Scaiola, (dagli arresti domiciliari in villa con parco) creda di poter giustificare i suoi abusi di potere con l’innamoramento per la giovane lady Matacena. Intanto le migliaia di corrotti di Stato, che tutti i giorni balzano alla ribalta delle cronache in tutta l’Italia, si dichiarano innocenti e perseguitati dalla Magistratura…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
ormai siamo ridotti ad una sorta di Torre di Babele italiana multi animalitaria dove i suini razzolano impuniti grufolando in mezzo a cittadini onesti, politici disonesti e oligarchi indifferenti a tutto tranne ai loro miliardari interessi: molte donne assurte ai ranghi del potere, ma pochissime in grado di affrontarlo con esperienza e capacità di   comando.                                                                 
Il viaggio del Premier Renzi in Estremo Oriente ci sembra alquanto inopportuno dato l’importanza della sua  presenza in questa sorta di bordello dove gli Italiani di buona volontà non sanno più guardarsi l’un l’altro senza arrossire.
Nel frattempo, quel “decreto monstre” di circa 120 articoli condensati in un centinaio di pagine  dove si va dalle  misure sulla staffetta generazionale del pubblico impiego alle incompatibilità per i magistrati: dall’informatizzazione del processo civile alla detassazione degli investimenti in azienda ecc. rischia di restare sulla carta per l’approvazione. Si teme l’incalzare delle ferie di Camera e Senato. Come se i destini dell’Italia possano essere  vanificati da quelle ferie.
Tra le varie resistenze ai provvedimenti di Renzi, spicca la Magistratura che ritiene un attacco alla sua indipendenza tagliare gli stipendi e anticipare la pensione.
Si solleva finalmente la pietra tombale del PD sulle maggiori malversazioni di Stato rispetto a tutti gli altri Partiti. Importante sottolineare che tra i furti di Stato e la cosiddetta evasione fiscale scompare la metà del PIL nazionale.
L’inerme cittadino davanti a tale catastrofe ha perso la sua identità. E il voto, unica sua arma, viene vanificato dalla voracità delle Kaste. Non si vede all’orizzonte alcuno in grado di arginare  la frana Italia.
Ormai la totale astensione dalle urne, arrivando almeno fino all’80%, potrebbe essere l’ultima possibilità per azzerare questo sistema delinquenziale.
m.alberini@iol.it

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