Cara Mariella,
gli alieni esistono e il nostro Presidente è uno di
loro. L'ho sentito dirsi sbalordito per il fenomeno della corruzione, delle due
l'una: o questo è convinto di poterci prendere tutti per il c… o è un alieno
che viene dal pianeta dei boccaloni. Caro presidente, spero che il suo mandato
che lei chiama "a termine", finisca il più presto possibile perché non se ne può più dei suoi teatrali sermoni.
Nel contempo però, forse ignora che in Italia, il
paese più corrotto dell'universo, conosciuto e sconosciuto, un paese in cui
tutti cercano di sodomizzare TUTTI, messi nella condizione di poter imporre la
stramaledetta mazzetta, la impongono. Per intenderci, se noi prendessimo tutta la
classe politica con il suo inguardabile codazzo di portaborse, di prestanomi,
di amici degli amici etc.. e la scaraventassimo in galera senza guardare troppo
per il sottile, avremmo fatto il più grande atto di giustizia che si ricordi a
memoria d'uomo. Ma se provassero, una volta scoperti, il carcere a vita, le
assicuro, senza ombra di dubbio, che il problema sarebbe risolto. Lei sa quali
sono gli sporchi motivi che impediscono di legiferare in tal senso? Ma dove li
prendete questi fenomeni di legislatori, per i quali anche il DNA non è più
sicuro? Sa, le possibilità di errore
sono una su 100 miliardi. Dove li prendete questi legislatori, tra i
celebrolesi? Nei fustini dei detersivi…?
Lettera firmata,
inviata via e-mail
Caro amico,
la nomenklatura, la kasta, il sistema sono ben presenti
a prescindere dal giovane Premier che attira, per ora, una considerevole
percentuale di simpatizzanti: lui sì, ma non il suo Governo in toto. Ed è
logico poiché la sua gran voglia del fare e la forza giovanile del suo
atteggiamento hanno concentrato molte simpatie. Ma tutto ciò poco ha in comune
con la situazione del Paese sempre alla deriva dove, per ora, nulla è cambiato,
a parte il grande progetto sulla carta delle riforme. Le quali sono ancora
tutte da realizzare. Anzi, ci sembra che Renzi stia, in parte, adeguandosi alle
pressioni inevitabili del sistema, della burocrazia, della nomenklatura che non
molla e tiene in pugno il potere. Nulla di strano: tutto come al solito.
Bisogna dire che questo programma di riforme non è
assolutamente organico. Possibile si riveli un’operazione di maquillage molto
superficiale.
L’Italia è ancora un Paese dominato dalle
Corporazioni, un tempo inquadrate in un diritto corporativo creato per necessità
contingenti, ma oggi dilatato senza controllo. Lascia molti dubbi la riforma
sul Senato, della quale non si conoscono i contorni. Tale riforma, innestata
sul corpo sclerotizzato dello Stato, potrebbe rivelarsi una bolla di sapone
foriera soltanto di leggera umidità.
Riguardo all’estensione del potere femminile, tutto è
ancora da adeguare e sperimentare poiché devono anche le nostre congeneri devono
imparare a incidere per far cambiare le storture che si verificano durante il
loro mandato.
In pratica, Renzi continuerà un certo tipo di marcia
personale perché l’ambizione lo porterà a cercare di mantenere il più a lungo
possibile il ritmo della sua azione (ancora non sappiamo quanto produttiva), ma ciò lo obbligherà a inevitabili compromessi: alle urne
la sentenza futura.
m.alberini@iol.it