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lunedì 4 agosto 2014

VISTO DA LEI - "Peggiocrazia status quo"

Gentile Alberini,

non condivido i rimpianti del lettore sul famigerato ventennio. Ma ormai  lo sfascio dell’Italia ha raggiunto un punto tale da far paura e scatenare un’affannosa ricerca nelle soluzioni più disparate e pericolose. L’atteggiamento più rivoltante è quello dei politicanti di tutto l’apparato istituzionale che, pur di salvare il loro miserabile sedere, non esitano a bocciare qualunque tentativo di riforma, ad esempio quella sul Senato. E scatenano un caos reiterato dai Partiti, i quali si battono in modo privato tra loro dimenticando l’Italia…

Lettera firmata, inviata via e-mail

Caro amico,
da decenni, la classe politica ha coltivato soltanto i propri interessi con l’arroganza e il disprezzo conferitogli dal potere.    Chi arriva nella stanza dei bottoni non è vero che non trova i bottoni. Li trova eccome  per succhiare il più possibile dal calderone incontrollato di tutti i gangli regionali, comunali, ministeriali fino ad un Parlamento con più di mille parlamentari. Un’assurdità dell’Italia piccolina dove ne basterebbero 300 alla Camera e basta: senza regioni ecc.
Naturalmente non si può non constatare che, malgrado i roboanti propositi di Renzi nulla di incisivo si profila all'orizzonte. Si continua a parlare di crescita mentre si aumenta la tassazionee non si liberalizzano le iniziative atte a creare lavoro.La disoccupazione non si risolve per decreto legge. Occorrono decisione per tagliare le spese e inventiva per creare nuove condizioni per rilanciare il paese.
La riforma proposta da Renzi sul Senato è un blando pasticcio che fornisce ai senatori milioni di occasioni per impantanarla.  Il Senato andrebbe eliminato e Palazzo Madama sarebbe una magnifica sede per un museo sul suo passato inglorioso. Ma l’esempio indecente della guerra in atto al Senato è soltanto un granello di riso nel tristissimo guazzabuglio dello status quo che la PEGGIOGRAZIA ha partorito.
Dobbiamo però  ammettere che i politici in vigore nelle Istituzioni sono un triste  campionario di umanità italica arrivata ormai non si sa più come alle POLTRONE: una pessima porzione del nostro popolo incontrollato, indisciplinato, privo del senso della comunità, del rispetto del territorio e del suo prossimo, di senso civico e dimentico delle tradizioni e di tutto quello che i nostri nonni hanno creato e insegnato.
Oggi  non ricordiamo neppure il nome dei ministri del precedente  Governo, nato da un Partito che ha scelto personaggi partoriti da brevi militanze non si sa dove. E si nota soltanto colui o colei possiede la furbizia di farsi notare per atteggiamenti in contrasto con l’umiltà e la decenza un tempo obbligatori per chi occupava incarichi a proprie spese di rappresentanza  istituzionale.
Nella scuola serale a Montecitorio, suggerita nella rubrica precedente, il prof. Renzi dovrebbe aggiungere una manuale di comportamento parlamentare che inculca nelle signore un atteggiamento scevro di sguardi malandrini agli obiettivi dei media e azzera per tutti il fiume di ciance inutili nelle interviste colte al volo nella brezza capitolina o negli ormai insopportabili dibattiti in TV.

Basta: ci avete polverizzato i (copyright Montalbano)…“cabbasisi”.
m.alberini@iol.it