scrivo il 24
di novembre, la mattina seguente le elezioni regionali in Calabria ed in Emilia
Romagna. Renzi esulta, Salvini esulta, gli altri aspettano i numeri ufficiali e
noi andiamo a ramengo. In Emilia Romagna che è la regione più rappresentativa
di quelle che sono le tendenze nazionali, il numero dei votanti è sceso dal 68%
al 37%, poco più della metà. E non si tiene conto delle schede bianche nè di
quelle nulle.
Grosso modo
si può dire che il 70% degli aventi diritto in un modo o nell'altro ha espresso
il proprio dissenso. Un tracollo di questa portata a livello nazionale vorrebbe
dire: TUTTI A CASA, Napolitano COMPRESO. Non per loro, non mollerebbero la
poltrona nemmeno se andassero a votare solo i parenti stretti.
Stamattina a
"Uno mattina" è stato discusso l'intento parlamentare di
depenalizzare i reati fiscali fino ad un'evasione di 200000€. Un sedicente
esperto diceva: "finalmente sulla strada giusta".....e lo pagano
anche per dire queste str….
Del resto da
uno Stato che rimette in libertà dopo pochi anni gli assassini seriali cosa si può pretendere: facessero le cose
seriamente, dovrebbero trasferire l'intero arco parlamentare a Regina Coeli. L'Agenzia
delle Entrate ha rivisto al ribasso per l'ennesima volta la cifra presunta di
evasione fiscale annuale in Italia.
Nel 2012 si
parlava di 120 miliardi di euro, nello stesso periodo ricordo 150 miliardi,
oggi parlano di 80 miliardi, alcune altre fonti parlano di 250 miliardi. Chi
avrà avuto ragione? Ai posteri l'ardua sentenza. E non parliamo dei costi della
corruzione, altri 60 miliardi di euro. Vanno sicuramente depenalizzati i reati
di coloro che il fisco ha ridotto sul lastrico, di quelli che non possono più
pagare ma tutto si ferma lì.
Gli altri
devono finire in carcere almeno per 20 anni, compresi coloro che intestano al
vecchio nonno le Ferrari e il panfilo da 30 metri. Altro che depenalizzare, il
cittadino deve sapere che se non paga, se evade o elude sono c…. Dopo di che lo
Stato deve ridurre queste aliquote capestro e, se continuerà imperterrito a
sprecare, sarà necessario riesumare l'ergastolo e vedremo allora chi avrà il
coraggio di farlo.
Per adesso
godiamoci questo tracollo elettorale. Chissà quali banalità dal Quirinale.
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
se ricorda l’ultimo Visto da lei del 24.11, avevamo
previsto l’astensionismo massiccio come Partito di maggioranza. Il grande
dissenso elettorale pare non conti nulla. I cosiddetti politici sarebbero
capaci di continuare a massacrare
l’Italia anche con percentuali irrisorie di votanti.
Di certo le ultime speranze su Renzi sono cadute. Ha
parlato troppo toccando una per una tutte le 47 corde dell’arpa traendone suoni
inconcludenti. Poiché le nuove leggi in gestazione si aggiungeranno alle
miriadi esistenti accrescendo il sistema di bizantinismo, dal quale neppure i
bizantini saprebbero districarsi.
In questa Italia prenatalizia dove regna sovrana una
struggente malinconia di chiusura della maggior parte dei luoghi tradizionali:
negozi di centenario lustro, ristoranti antichi, pasticcerie e caffè d’antan,
nessuno sa più cosa gli riserva il futuro perché proprio Renzi ha spento le
residue speranze nella rinascita da lui
strombazzata da tutti i pulpiti televisivi e non.
E’ stato uno dei suoi peggiori errori: come politico fin
dalla culla doveva sapere di usare la massima cautela per affermarsi come
politico di vaglia.
In Francia tutti sperano in Marine Le Pen dopo i
conati sterili di Hollande. Da noi nessuna donna degna di Marine all’orizzonte.
m.alberinii@iol.it