Cara Mariella
Alberini,
la corruzione
aumenta di giorno in giorno. E Renzi cosa fa? Scandali giornalieri adornano le
prime pagine dei quotidiani. E Renzi cosa fa? Nell’ambito del Governo si dimette
il Ministro Lupi non indagato, ma non i Sottosegretari indagati. E Renzi cosa
fa? Lui fa le riforme, ma dove sono? Intanto cerca dieci miliardi di euro
altrimenti deve aumentare l’IVA, panacea di tutti i problemi economici…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
le burocrazie sono la spina dorsale di ogni Stato
perché ne incarnano la continuità a fronte dei mutamenti politici. In Italia
siamo passati dalla burocrazia Sabauda a quella Fascista a quella cosiddetta
democratica. Esiste lo slogan “i ministri passano mentre i Direttori Generali
dei Ministeri rimangono”. A nostra memoria si ricorda solo un caso nel quale un
Ministro riuscì a licenziare un Direttore Generale. Il Ministro era Giacomino
Mancini, il quale da socialista si mise in concorrenza con la DC nell’allargare
la piaga tangentizia.
Ora la gestione degli appalti appare di certo in mano
ai vertici della burocrazia, quindi ci chiediamo se la criminalità organizzata
non anticipa a tamburo battente ad essa le famose tangenti per ottenere gli
appalti. Fatto non inverosimile.
In genere gli appalti ottenuti dalle società legate
alla malavita organizzata riguardano lavori per la movimentazione di terreno.
Vale a dire smaltire i residui di un traforo in luogo predisposto, alla base
del quale vanno a finire prima rifiuti inquinanti e altamente pericolosi. Poi tutto
sparisce sotto mega-tonnellate di terreno comunque super malsano per
infiltrazioni delle falde acquifere. E così la Mafia non uccide soltanto con il
mitra.
Se i Governi si avvicendano a tale velocità, tanto
cara alla nostra democrazia, esiste chiaro il disegno di impedire qualunque
seria riforma portata avanti fino in fondo. E lo status quo continua ad essere
alimentato da tale criminosa politica. Alla quale però tutti i politicanti si
adeguano senza perdere tempo sperando di entrare al più presto nel novero dei
beneficiari.
Sbaglieremo, ma questo Governo sembra abbastanza
traballante dato che il signor D’Alema, giudicato la quintessenza
dell’arroganza da tutto il popolo, riesce a tacciare di arroganza il suo
collega Renzi, trasformandosi da demiurgo, quale sembrerebbe essere, in aperto sostegno all’opposizione
minoritaria PD.
Non ci diverte pensare quale sarà la prossima faccetta
a capo del governo.
m.alberini@iol.it