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lunedì 9 marzo 2015

V I S T O D A L E I - "La Mala Educacion"

Cara Alberini,
l’articolo di Galli della Loggia sul Corsera di oggi, mi trova d’accordo sotto molti di  vista. Anche quello che definisce “progetto politico” per i giovani di domani è una definizione giusta. Non sono certo le nuove attrezzature scolastiche che possono portare una riqualificazione del sistema di insegnamento per questi giovani già sbandati nel primo anno di Liceo o qualunque altro tipo di indirizzo della Scuola superiore. Vorrei mi rispondesse a proposito di quello che si deve cambiare subito per ridare un orientamento più civile ai giovani…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
fino a qualche anno fa le avrei risposto che la soluzione primaria sta nella famiglia.
Ma a partire dall’ultimo quarantennio, nel quale si è fatto tutto per distruggere il concetto di famiglia, ritenuto un’istituzione borghese, ogni cosa si è volta al peggio.
Stiamo assistendo almeno da un ventennio ai padri che non partono al semaforo verde perché stanno parlano allo Smartphone, alle  madri che vanno a contestare i voti dei loro figli al professore di turno, agli adolescenti che circolano di sera in bicicletta senza fari, a quelli sui motorini che contendono la precedenza sulle strisce bianche ai pedoni e provocano alte percentuali di investimenti sovente mortali.
Il panorama è infinito quanto infinito è il pessimo comportamento con il quale, giovanissimi e non, affliggono chi è in possesso della vera, unica, buona educazione ricevuta a suo tempo da genitori sani e responsabili.
Il lassismo di certe leggi favorisce persino l’omissione di soccorso che non viene punita in modo adeguato. Ma non ci riferiamo soltanto ai giovani bensì a certi 40-50enni che non conoscono rispetto umano o deferenza verso i deboli e quindi indifferenti verso il prossimo in omaggio ad una superficialità radicata fin dalla prima infanzia.
Questi cittadini privi di moralità interiore incapaci quindi di insegnarla ai figli perché non la conoscono affatto: risultato della  didattica sulla mancata cultura dei sentimenti, base essenziale dell’animo umano. Aridità, egoismo, mancanza di  distinzione tra il lecito e l’illecito, insensibilità, assenza di qualunque fede religiosa e di ideali, desertificazione spirituale dominano il popolo delle ultime generazioni.
La scuola è  un istituzione di vitale importanza che non può essere trattata dalla politica con riforme spot ad anni alterni.
Da un trentennio si soffrono le conseguenze di questa pessima educazione che ha inquinato il nostro vivere civile e che rappresenta un potentissimo boomerang per il futuro dei giovani e dei giovanissimi di oggi.

m.alberini@iol.it