Cara
Alberini,
l’articolo di
Galli della Loggia sul Corsera di oggi, mi trova d’accordo sotto molti di vista. Anche quello che definisce “progetto
politico” per i giovani di domani è una definizione giusta. Non sono certo le
nuove attrezzature scolastiche che possono portare una riqualificazione del
sistema di insegnamento per questi giovani già sbandati nel primo anno di Liceo
o qualunque altro tipo di indirizzo della Scuola superiore. Vorrei mi
rispondesse a proposito di quello che si deve cambiare subito per ridare un
orientamento più civile ai giovani…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro lettore,
fino a qualche anno fa le avrei risposto che la
soluzione primaria sta nella famiglia.
Ma a partire dall’ultimo quarantennio, nel quale si è
fatto tutto per distruggere il concetto di famiglia, ritenuto un’istituzione
borghese, ogni cosa si è volta al peggio.
Stiamo assistendo almeno da un ventennio ai padri che
non partono al semaforo verde perché stanno parlano allo Smartphone, alle madri che vanno a contestare i voti dei loro
figli al professore di turno, agli adolescenti che circolano di sera in
bicicletta senza fari, a quelli sui motorini che contendono la precedenza sulle
strisce bianche ai pedoni e provocano alte percentuali di investimenti sovente
mortali.
Il panorama è infinito quanto infinito è il pessimo
comportamento con il quale, giovanissimi e non, affliggono chi è in possesso
della vera, unica, buona educazione ricevuta a suo tempo da genitori sani e
responsabili.
Il lassismo di certe leggi favorisce persino
l’omissione di soccorso che non viene punita in modo adeguato. Ma non ci
riferiamo soltanto ai giovani bensì a certi 40-50enni che non conoscono
rispetto umano o deferenza verso i deboli e quindi indifferenti verso il
prossimo in omaggio ad una superficialità radicata fin dalla prima infanzia.
Questi cittadini privi di moralità interiore incapaci
quindi di insegnarla ai figli perché non la conoscono affatto: risultato
della didattica sulla mancata cultura
dei sentimenti, base essenziale dell’animo umano. Aridità, egoismo, mancanza di
distinzione tra il lecito e l’illecito,
insensibilità, assenza di qualunque fede religiosa e di ideali,
desertificazione spirituale dominano il popolo delle ultime generazioni.
La scuola è un
istituzione di vitale importanza che non può essere trattata dalla politica con
riforme spot ad anni alterni.
Da un trentennio si soffrono le conseguenze di questa
pessima educazione che ha inquinato il nostro vivere civile e che rappresenta un
potentissimo boomerang per il futuro dei giovani e dei giovanissimi di oggi.
m.alberini@iol.it