Cara
Mariella,
l’altra sera
a Otto Mezzo di La 7, si è dissertato molto sull’invasione ormai barbarica in Italia
e di proporzioni inconcepibili. La
conduttrice ha affermato che mai come adesso la disinformazione è al massimo
livello. Nessuno riesce a capire quali siano le strategie del nostro Governo.
Riceviamo di continuo notizie smentite il giorno dopo. Come pensa si possa
andare avanti…?
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Egregio lettore,
abbiamo subito l’invasione di tutta la malavita
dall’est arrivata per razziare il massimo bottino tramite rapine, delitti,
stupri, prostituzione organizzata con enormi vantaggi economici trasferiti, in
virtù di Schengen, a casa loro. Questa malavita non è del tutto stanziale
mentre l’invasione dai Paesi arabi del
Mediterraneo e dall’Africa ha tutte le caratteristiche restare in eterno sul
territorio italico. A prescindere dalle famose
quote riguardanti i rifugiati politici difficili da individuare che sono
comunque una minoranza. Sappiamo tutti che tra salvataggi in mare e
mantenimento degli sbarcati i costi rappresentano cifre da capo giro ben più
cospicue del rimborso delle pensione penalizzate dalla legge Fornero. E il
Governo sta negando tramite quote truffaldine
ai pensionati con il triplo del
minimo di legge.
Tempo fa si pontificava sulla società multietnica. Di
questo passo si sta snaturando l’identità umana e culturale dell’Italia senza parlare
dell’enorme sovrannumero di abitanti per chilometro quadrato. Ed è vero che non
abbiamo abbastanza paura di questo fenomeno. E’ questo il titolo del nuovo
libro di VittorioFeltri
Non riusciamo a capire il perché dell’illogicità dei
prelievi di pseudo salvataggio in alto mare: adesso persino la Marina inglese
interviene per accompagnarli nei nostri porti.
Certo Plytmouth è lontana, ma, si sa, i Britannici sono molto
previdenti.
Tutto ciò appare spaventoso per la nostra nazione in
difetto di ossigeno sotto tutti i punti di vista. Forse si dovrebbe chiedere a
Papa Francesco di organizzare dai porti dell’Africa centro meridionale l’esodo
di questi perseguitati verso Paesi dell’America del sud come l’Argentina dagli
immensi territori spopolati. Un’idea mai presa in considerazione che dovrebbe
essere valutata attentamente. E non si dica che aumenterebbe la tratta
schiavista che è in piena evoluzione verso l’Europa.
Inoltre fra le miriadi di problemi economici, si scopre
la media delle pensioni statali ben superiore del 72% alla media delle pensioni
dei lavoratori dell’imprenditoria
privata: proprio quelli che hanno edificato con onesto sudore il famoso
miracolo economico degli Anni Sessanta. Così caro lettore non si può andare
avanti se non creando cooperative onlus per partecipare allo sfruttamento che i
furboni hanno creato per lucrare su questa “moderna” tratta disumana.
m.alberini@iol.it