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lunedì 11 maggio 2015

V i s t o d a l e i - "Lettera aperta al Premier Renzi"

Egregio signor Premier,
ormai per gli italiani questo terzo governo non eletto dal popolo è fautore del colpo di grazia all’Italia . Ci spieghiamo: la cosiddetta “ripresina”, consistente in piccolissime attività incentivate dallo Stato (gelaterie, piccolo artigianato a prezzi stracciati dei cinesi ecc.) è di risibile consistenza nei confronti di attività industriali in Italia che,  in mano straniera ( Wirlpool, Auchan, immobiliaristi miliardari mussulmani di varia provenienza ecc.), annuncianoesuberi e riducono gli investimenti. Aggiungiamo le orde di migranti allo sbarco in tutti i porti delle coste italiane: ormai una calata nemica a scapito di tutti noi.
Inoltre la giusta sentenza della Corte Costituzionale relativa al rimborso delle pensioni sembra fatta apposta per mettere in difficoltà il suo Governo in affannosa ricerca di risorse da inventare: come noto la cosiddetta Spending Review non ha mai funzionato.  Cosa aspettate ad utilizzare l’immenso patrimonio immobiliare delle caserme, degli edifici fatiscenti tipo la famosa area del Tirassegno di Milano più quelli confiscati alla Mafia? E perché non chiudete il Paese agli sbarchi come fanno Francia, Spagna, Malta, Portogallo, Grecia ecc. Siamo solo noi gli allocchi tenuti a affrontare questo tzunami umanitario irrisolvibile?
Le sue continue visite di rappresentanza all’estero con raccolta di approvazione da lei conclamata per questa Italia fatiscente, ma non formalizzata dei suoi colleghi Statisti, ci lasciano tristemente perplessi.
Riteniamo suo merito, alla luce del sole ma per il momento solo quello, la rottamazione degli antichi gerarchi PD, ritiratisi in difetto di ossigeno nelle campagne.
Intanto i Britannici ci impartiscono un’ennesima lezione di stile e di pragmatismo riconoscendo al conservatore Cameron una giusta politica di rilancio dell’economia e di un grande equilibrio nella vicenda della scissione scozzese. Ma in Inghilterra i perdenti si dimettono e non accampano grossolane panzane cercando di trasformare la sconfitta in parziale vittoria.
D’altra parte se in duemila anni dalla data della civiltà occidentale non si è imparato nulla neppure da due guerre mondiali apocalittiche, che cosa mai potranno esprimere quelle troppe centinaia di peones - yes men nel Parlamento italico guidate da lei, signor Premier? La vediamo continuamente con il mento sempre più alzato in atteggiamento di superiorità nei nostri confronti: volgo impotente per la ormai irrimediabile, congenita viltà civica.

m.alberini@iol.it