Carissima
Mariella,
questa Expo a
Milano, nonostante la vergogna dei ritardi causati dalle solite
spartizioni di inciuci e guadagni
illeciti, si sta rivelando, almeno all’inaugurazione, un fremito vitale per Milano e l’Italia.
Confesso di avere seguito e approvato la visione romantica di piazza del Duomo
con il concerto oceanico dalle musiche nostalgiche. Ma sembra impossibile la
presenza, anche in una manifestazione
finalmente positiva per l’Italia, di quel migliaio di cavallette “black
blog”: di quei mestieranti del c…, di quei puzzolenti imbecilli senza arte ne
parte, pericolosi appunto a causa della loro misera porzione di materia grigia…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Amico nostro,
ci risiamo. L’epoca si presta alle più incomprensibili
manifestazioni boomerang del tutto contro tutto, del putrido non bonificabile,
dei giovani irrecuperabili poiché se manifestano contro EXPO sono davvero privi
di speranza.
Da settant’anni assistiamo solo a cortei di protesta
mai a un corteo di plauso. L’Expo milanese lo meriterebbe a prescindere da
certe “negligenze”. Quell’albero dai mille petali della vita che è esploso in
una miriade di luci blu mescolate agli altissimi getti d’acqua è stato un inno
di speranza e di pulizia per la nostra tormentata, sofferta Italia. Ma i black
bloc sono delinquenti e ciechi e sordi e ottusi. E soprattutto, temiamo,
prezzolati. Ma da chi? Non vorremmo che
tra le pieghe del Bilancio dello Stato che finanzia sindacati, centri sociali,
cooperative fasulle ecc. spuntasse qualche codicillo di finanziamento a questa
masnada sotto forma di biglietti gratuiti delle Ferrovie, buoni pasto o alloggi.
Ormai non se ne meraviglierebbe nessuno. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Assurda
e deludente la reazione blanda delle Forze dell’Ordine, bloccate da veti e
limiti inconcepibili dinnanzi a tale scempio.
Adesso ci incuriosisce molto vedere come Renzi
affronterà il rimborso ai pensionati, simbolo della iattura del governo Monti e
dell’accozzaglia dei suoi professori. I quali dovevano salvare l’Italia tramite
l’invenzione Fornero (ancor oggi in
lacrime). Dove pescherà le risorse per rendere giustizia alla categoria più
massacrata d’Italia: quella che sopravvive a stento dopo quarant’anni di carretta per mandare avanti la famiglia e
qualcuno, poveretto, oggi si ritrova un figlio black bloc che dovrebbe prendere
a calci da Milano a Tunisi.
Riguardo all’Italicum, del quale gli Italiani di buona
volontà non si interessano, vale la legge
della Storia scritta dai vincitori.
Quella legge la fa chi governa a suo uso e consumo. Altro che
Democrazia: non più il minore di tutti i mali.
m.alberini@iol.it
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