cover blog M Alberini

lunedì 4 maggio 2015

V I S T O D A L E I - "Mestierante black block"


Carissima Mariella,
questa Expo a Milano, nonostante la vergogna dei ritardi causati dalle solite spartizioni  di inciuci e guadagni illeciti, si sta rivelando, almeno all’inaugurazione,  un fremito vitale per Milano e l’Italia. Confesso di avere seguito e approvato la visione romantica di piazza del Duomo con il concerto oceanico dalle musiche nostalgiche. Ma sembra impossibile la presenza, anche in una manifestazione  finalmente positiva per l’Italia, di quel migliaio di cavallette “black blog”: di quei mestieranti del c…, di quei puzzolenti imbecilli senza arte ne parte, pericolosi appunto a causa della loro misera porzione di materia grigia…                   

Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Amico nostro,
ci risiamo. L’epoca si presta alle più incomprensibili manifestazioni boomerang del tutto contro tutto, del putrido non bonificabile, dei giovani irrecuperabili poiché se manifestano contro EXPO sono davvero privi di speranza.
Da settant’anni assistiamo solo a cortei di protesta mai a un corteo di plauso. L’Expo milanese lo meriterebbe a prescindere da certe “negligenze”. Quell’albero dai mille petali della vita che è esploso in una miriade di luci blu mescolate agli altissimi getti d’acqua è stato un inno di speranza e di pulizia per la nostra tormentata, sofferta Italia. Ma i black bloc sono delinquenti e ciechi e sordi e ottusi. E soprattutto, temiamo, prezzolati.  Ma da chi? Non vorremmo che tra le pieghe del Bilancio dello Stato che finanzia sindacati, centri sociali, cooperative fasulle ecc. spuntasse qualche codicillo di finanziamento a questa masnada sotto forma di biglietti gratuiti delle Ferrovie, buoni pasto o alloggi. Ormai non se ne meraviglierebbe nessuno. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Assurda e deludente la reazione blanda delle Forze dell’Ordine, bloccate da veti e limiti inconcepibili dinnanzi a tale scempio.
Adesso ci incuriosisce molto vedere come Renzi affronterà il rimborso ai pensionati, simbolo della iattura del governo Monti e dell’accozzaglia dei suoi professori. I quali dovevano salvare l’Italia tramite l’invenzione Fornero (ancor oggi  in lacrime). Dove pescherà le risorse per rendere giustizia alla categoria più massacrata d’Italia: quella che sopravvive a stento dopo quarant’anni  di carretta per mandare avanti la famiglia e qualcuno, poveretto, oggi si ritrova un figlio black bloc che dovrebbe prendere a calci  da Milano a Tunisi.
Riguardo all’Italicum, del quale gli Italiani di buona volontà non si interessano, vale la legge  della Storia scritta dai vincitori.  Quella legge la fa chi governa a suo uso e consumo. Altro che Democrazia: non più il minore di tutti i mali.


m.alberini@iol.it




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