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venerdì 19 giugno 2015

V I S T O D A L E I - "Lettera aperta al Premier Renzi"

Signor Presidente del Consiglio,

il paradosso più assurdo è il titolo del Corriere della Sera del 13.6 che apre la prima pagina con il titolo “Il governo pensa ai rimpatri”. Intanto la Marina militare continua a incettare e a trasbordare migliaia di africani e non in Italia. Il cosiddetto “buonismo “ italico peloso e disonesto continua a incassare le cifre stanziate con l’accordo UE per ospitare  i migranti e provvedere alla loro sistemazione. Cosa ormai impossibile sotto tutti i punti di vista. Non ci sono più luoghi over farli dormire ne’ soldi per nutrirli perché quelli stanziati dalla Ue non si sa  dove siano andati a finire : o meglio sappiamo che sono stati intascati dai soliti noti.  Intanto cinquantamila profughi sono scomparsi senza lasciare traccia, prova dell’inefficienza di controllo delle nostre strutture.
Signor Presidente, non si era mai vista in Italia simile ondata di invasione barbarica dai tempi di Attila. Noi milanesi abbiamo paura a prendere il treno alle stazioni ferroviarie e metropolitane, invase da queste pericolose bande di sudamericani, africani, gente dell’est ecc. già individuati dalla Polizia ma in libera circolazione per  colpa delle nostre assurde, permissive leggi.
Oggi noi abbiamo paura ad usare i nostri treni per il timore di mescolarci a questa folla di gente malintenzionata e forse infetta da malattie in Italia sconosciute.  Per non citare la possibilità di centinaia o migliaia di infiltrati dell’ISIS.
Caro Presidente Renzi come pensa di salvarci con un provvedimento davvero risolutivo da questa follia barbarica?
Basterebbe utilizzare i metodi degli Stati Europei, non accogliere più nessuno e rimandare  a casa  i clandestini individuati sul suolo italiano. Che cosa spetta ad agire? La situazione non è più di emergenza ma di disastro colposo nazionale!
Non la preoccupa  che uno dei suoi figli possa essere vittima di malattie o virus sconosciuti e contagiosi? Come pensa possano vivere gli italiani nelle città invase da orde di infelici ma già pericolosi poiché incattiviti dalla miseria e dai disagi?
E’ il caso di ribadire che il Vaticano nel diffondere la sua carità cristiana dimentica di essere il maggior proprietario immobiliare d’Italia, ma non ci risulta abbia messo a disposizione di questi diseredati strutture per alloggiarli e nutrirli.
Gli Italiani non riescono a capire come si possa essere arrivati a tale disastrosa situazione e giurano tutti di non votare mai più per alcun Partito: incluso il suo, signor Premier: un Partito sempre più allo sbando e responsabile di un Italia ormai irriconoscibile nel suo glorioso  passate di bellezza e di ospitalità.

m.alberini@iol.it