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lunedì 1 giugno 2015

V I S T O D A L E I - "L'Italia uccisa dagli italiani"

Cara Mariella,
pensavo all'inutilità della critica reiterata, con risultati sostanzialmente nulli. E non sto parlando della nostra psicoscopica critica, parlo di quella di grande visibilità, fino a quella che arriva direttamente dai canali europei e che viene enfatizzata o meno, in funzione di chi la commenta, pilotandola opportunamente, fino all'altare dei vari sporchi, luridi interessi. Mi sono reso conto che, gli aggettivi dispregiativi che di solito usiamo per caratterizzare la figura del politico e più in generale quella del gestore della cosa pubblica, non bastano, e, senza lasciare tracce, scivolano inascoltate, addosso a chi legge. Serve una scena, quasi teatrale che resti impressa. Ho frugato nei miei ricordi, e mi sono ricordato di una storia, che da piccolo mi aveva fatto piangere. Presa dal libro Cuore di Edmondo De Amicis: La madre di Franti.
Preambolo: Franti è uno scavezzacollo che ne combina di tutti i colori ed un giorno viene sospeso da scuola,(un tempo si usava, ora non più), peccato. Il padre non sa dell'espulsione del figlio, altrimenti lo ucciderebbe, (oggi ucciderebbe il maestro), peccato. La madre si reca a scuola disperata chiedendo la riammissione del figlio, onde scongiurare una tragedia, il Direttore capisce e riammette Franti. Dal libro "Cuore": “E si coperse il viso con le mani, singhiozzando. Franti teneva il viso basso, impassibile. Il Direttore lo guardò, stette un po' pensando, poi disse: --Franti, va' al tuo posto--. Allora la donna levò le mani dal viso tutta racconsolata, e cominciò a dir, grazie, grazie, senza lasciar parlare il Direttore, e s'avviò verso l'uscio, asciugandosi gli occhi e dicendo affollatamente: --Figliuol mio, mi raccomando. Abbiano pazienza tutti. Grazie signor Direttore che ha fatto un'opera di carità.
Buono, sai, figliuolo. Buon giorno ragazzi. Grazie, a rivederlo, signor maestro. E scusino tanto una povera mamma.-- E data ancora di sull'uscio un'occhiata supplichevole a suo figlio, se ne andò, raccogliendo lo scialle che strascicava, pallida, incurvata, con la testa tremante. E la sentimmo ancora tossire giù per le scale.
Il  Direttore guardò fisso Franti, in mezzo al silenzio della classe, e gli disse con accento da far tremare: --Franti, tu uccidi tua madre!-- Tutti si voltarono a guardar Franti. E QUELL'INFAME SORRISE.

Lettera firmata, inviata via e-mail



Caro lettore,
gli infami continuano a sorridere guardando con placida indifferenza il disastro italiano. Sorridono quando bloccano la rivalutazione delle pensioni a spese di gente che ha lavorato onestamente per quarant’anni. Ma sorridono anche quando, in base alla nota sentenza della Consulta, intravvedono la possibilità di ricorrere e far ricorrere la loro clientela a rivendicare il mal tolto. Intanto un giudice ha decretato il rimborso totale della rivalutazione complessiva della pensione a un cittadino che aveva fatto ricorso alla Magistratura.
Nell’immediato futuro, la questione rimborsi e rivalutazione diventerà oggetto di una Babele inestricabile se il Governo continua  a fare distinguo.
Altra magagna gigantesca è la situazione Rom, un tempo nomadi: adesso in Italia stanziali  perché, non solo continuano a delinquere a rubare e a truffare, ma approfittano del “buonismo” italico per accedere all’assegnazione di case popolare che, una volta ottenute, affittano  a caro prezzo. Ad ogni sopralluogo dell Polizia vengono trovati tesori in gioielli e oggetti preziosi frutto delle appropriazioni  per non parlare dei capi clan che risultano titolari di vistosi conti bancari, piovuti dal cielo dato che non risultano  produttivi di alcun reddito.
La recente strage stradale a Roma dimostra l’assoluta osservanza delle regole del Paese ospitante. Ma  gli Italiani continuano a delegare a questo Stato incapace l’obbligo di far osservare le sue leggi.


m.alberini@iol.it