Cara Alberini,
come possiamo credere alle mirabolanti notizie di
improvvisa crescita propinate dai media quando le file dei veri poveri italiani
si allungano davanti alle mense? E
milioni di migranti arrivano dal mare e da terra fino alle frontiere che
gli Stati dell’est europeo hanno già
chiuso…? Persino la Merkel ha dato un parziale alt all’accoglienza in attesa dei
documenti di identificazione di questi strani migranti che rifiutano di stare
in Giordania, Libano o Arabia Saudita, Paesi pronti ad accoglierli…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro
amico,
le nubi
che hanno caratterizzato l’economia italiana degli ultimi anni secondo l’attuale
Governo si sono improvvisamente dissipate. Tutto questo mentre il debito
pubblico inarrestabile continua ad aumentare. I tagli alle spese pubbliche sono
invisibili anzi la spesa viene aggravata dall’assunzione di centomila
insegnanti che non gradiscono spostarsi dalle loro residenze e creeranno una
marea di false giustificazioni: insomma marcheranno visita.
Intanto
si parla di splafonamento del deficit sperando che l’Europa sia d’accordo (ma
non lo sarà). I sindacati continuano a fare battaglie di retrovia giustificando
le assemblee degli addetti al Colosseo che lasciano migliaia di turisti paganti
fuori le antichissime mura sotto la canicola. La vergogna ci sovrasta poiché
potremmo continuare a non finire.
Come fa
un Paese che ha un debito pubblico in mano ad altri Stati, che aliena i
gioielli di famiglia, come la Pirelli, venduta ai cinesi o l’Alitalia venduta
agli arabi. a dirsi fuori da una crisi che sta attanagliando mezzo mondo.
Secondo
media ormai poco attendibili, i cervelloni di questo governo, Renzi docet, sostengono l’”ipotesi” che i provvedimenti
presi produrranno un risparmio di un miliardo nei prossimo cinquant’anni. Mai
udita più assurda panzana. Possibile che gli Italiani credano ancora alla
sfilza di fanfaronate renziane. Compaiono persino sondaggi di aumento di
consensi a nostro avviso come al solito manovrati.
Nel
frattempo nessuno parla dei costi che la migrazione selvaggia ha prodotto in
Italia e del dissesto sociale conseguente. La libertà di circolazione assicurata
da Schengen è un tragico boomerang, del quale ancora non abbiamo recepito la
gravità. Ed è vero che gli italiani
devono avere paura di questo tzunami gigantesco in marcia contro di noi. Molti
Paesi dell’est europeo sbarrano le loro frontiere e suggeriscono all’Italia di
fare altrettanto. Nessuno ascolterà questi “cattivisti” perché i politici
italici sono “buonisti” e pensano soprattutto ad aumentare i loro consensi.
Corre
voce tra la marea dei migranti che se non riescono a raggiungere Svezia e
Germania, mal che vada, possono restare in Italia.
Mediate
compatrioti: a questo punto, forse toccherà a noi migrare in…Islanda.
m.alberini@iol.it