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lunedì 21 settembre 2015

V I S T O D A L E I - "Una campagna trionfalstica"

Cara Alberini,
come possiamo credere alle mirabolanti notizie di improvvisa crescita propinate dai media quando le file dei veri poveri italiani si allungano davanti alle mense? E  milioni di migranti arrivano dal mare e da terra fino alle frontiere che gli Stati  dell’est europeo hanno già chiuso…? Persino la Merkel ha dato un parziale alt all’accoglienza in attesa dei documenti di identificazione di questi strani migranti che rifiutano di stare in Giordania, Libano o Arabia Saudita, Paesi pronti ad accoglierli…

Lettera firmata, ricevuta via e-mail
   
Caro amico,
le nubi che hanno caratterizzato l’economia italiana degli ultimi anni secondo l’attuale Governo si sono improvvisamente dissipate. Tutto questo mentre il debito pubblico inarrestabile continua ad aumentare. I tagli alle spese pubbliche sono invisibili anzi la spesa viene aggravata dall’assunzione di centomila insegnanti che non gradiscono spostarsi dalle loro residenze e creeranno una marea di false giustificazioni: insomma marcheranno visita.
Intanto si parla di splafonamento del deficit sperando che l’Europa sia d’accordo (ma non lo sarà). I sindacati continuano a fare battaglie di retrovia giustificando le assemblee degli addetti al Colosseo che lasciano migliaia di turisti paganti fuori le antichissime mura sotto la canicola. La vergogna ci sovrasta poiché potremmo continuare a non finire.
Come fa un Paese che ha un debito pubblico in mano ad altri Stati, che aliena i gioielli di famiglia, come la Pirelli, venduta ai cinesi o l’Alitalia venduta agli arabi. a dirsi fuori da una crisi che sta attanagliando mezzo mondo. 
Secondo media ormai poco attendibili, i cervelloni di questo governo, Renzi docet,  sostengono l’”ipotesi” che i provvedimenti presi produrranno un risparmio di un miliardo nei prossimo cinquant’anni. Mai udita più assurda panzana. Possibile che gli Italiani credano ancora alla sfilza di fanfaronate renziane. Compaiono persino sondaggi di aumento di consensi a nostro avviso come al solito manovrati.  
Nel frattempo nessuno parla dei costi che la migrazione selvaggia ha prodotto in Italia e del dissesto sociale conseguente. La libertà di circolazione assicurata da Schengen è un tragico boomerang, del quale ancora non abbiamo recepito la gravità.  Ed è vero che gli italiani devono avere paura di questo tzunami gigantesco in marcia contro di noi. Molti Paesi dell’est europeo sbarrano le loro frontiere e suggeriscono all’Italia di fare altrettanto. Nessuno ascolterà questi “cattivisti” perché i politici italici sono “buonisti” e pensano soprattutto ad aumentare i loro consensi.
Corre voce tra la marea dei migranti che se non riescono a raggiungere Svezia e Germania, mal che vada, possono restare in Italia.
Mediate compatrioti: a questo punto, forse  toccherà a noi migrare in…Islanda.

m.alberini@iol.it