Cara Mariella
Alberini,
l’indecente
ritardo con il quale l’Europa si è decisa a darsi una mossa per gestire il
dramma migranti, ormai diventati una marea inarrestabile, dimostra quanto la
cosiddetta Unione Europea sia un gigante zoppo, impreparato ad intervenire al momento giusto e non quando
i problemi diventano giganteschi…
Lettera
firmata, inviata via e-mail
Carissimo lettore,
non escludiamo che le foto di quei piccoli morti
siriani, Aytan e Galip, abbiano sollecitato, in un sussulto di
pietas, l’organizzazione a procurare almeno
i pullman per quella folla in commovente, faticosa marcia verso un’utopica vita
migliore. Non si possono ignorare i gravissimi problemi, ai quali il popolo
multirazziale dei migranti va incontro. Fuggono in parte dalle guerre, ma
nessuno reclama per quelle guerre scatenate in nome di una democrazia che gli
yankee vorrebbero esportare a paravento delle loro manovre inconfessabili.
Che cosa li aspetta in Europa? Centri di accoglienza
che si trasformeranno in parziali lager
poiché molto difficile è inserire quella immane folla incapace di esprimersi
almeno in inglese. E poi quale lavoro troveranno per mantenere la famiglia e
procurarsi alleggi decenti? Si prevedono più di vent’anni di immigrazione
selvaggia e altrettanti per inserire questo melting pot in una situazione di
normalità esistenziale.
Lo stesso accadde ai milioni di immigrati negli stati
Uniti prima di venire assorbiti dal sistema americano.
Brava la Merkel, la quale ha interrotto il ritardo e
ha offerto asilo ai siriani ritenendoli i più idonei a costituire una forza di
lavoro positiva per la sua Germania. Non
escludiamo una Merkel prossimo Presidente della Repubblica federale tedesca alla scadenza del mandato di Ioachim Gauck, l’attuale in carica.
Gli altri membri della UE stanno seguendo il suo esempio sia pure ob torto
collo.
Bisogna sottolineare che l’Italia, malgrado la
corrotta politica di accoglienza, vedi
Mafia Capitale, fa la miglior figura con i salvataggi a gogò della nostra
Marina Militare.
Comunque il problema dell’esodo africano va fermato
con tutti i mezzi possibili onde evitare l’eccidio di migliaia di esseri umani
paganti cifre che sarebbe meglio
usassero per sopravvivere nelle loro terre. Organizzare una caccia punitiva e
definitiva per scafisti mercanti di carne umana sarebbe un dovere
improrogabile. Come attuare uno stop totale all’accoglienza sulle nostre coste per salvarli da naufragi
terrificanti. Ma questa è un’assurda illusione.
m.alberini@iol.it