cover blog M Alberini

sabato 9 giugno 2012

VISTO DA LEI - “Tutti contro tutti per non cambiare nulla”

Cara Mariella,
la sceneggiata tra Berlusconi e Alfano sul presidenzialismo alla francese. Il lapsus freudiano di Angelino che già proclama e acclama Berlusconi “Presidente della Repubblica”. L’ultima trovata leghista che con un aereo sorvolante Bergamo - tra fumogeni urla e fischi dei loro barbari sognanti - contestano il capo del governo Mario Monti. Questa gente continua ancora a pensare di essere necessaria al paese Italia benché corresponsabili del quasi fallimento della nostra Nazione. Mi chiedo: si è reso conto il Berlusconi di quante umiliazioni ha fatto vivere al popolo italiano con i suoi comportamenti lascivi? Come pensa e con quale coraggio potrà presentarsi di fronte agli altri capi di stato sapendo di rappresentare un popolo che nonostante ”cricche, camorre e mafie sia popolari sia legate alle classi alte (A. Gramsci)” è pur sempre un popolo detentore di alti valori? È consapevole che tutti ormai sono stufi delle sue…”prodezze casiniste”? L’ex ministro Maroni, che sta tentando di accaparrarsi il ruolo di segretario politico della Lega, ha già dimenticato che la cricca leghista “Bossi & family”, ha procurato seri problemi dentro e fuori i confini del territorio nazionale? Gli attuali dirigenti della Lega hanno già dimenticato che devono rispondere alla Magistratura per appropriazione del finanziamento pubblico ai Partiti? Pensano davvero, i vari Maroni, Calderoli e via discorrendo che possano essere in grado di recuperare la credibilità ormai compromessa? Il popolo italiano è stanco di essere considerato lo strumento dei vari “padroni” che si sono succeduti in tutti questi anni. Ora, da italiano, voglio che i nuovi politici siano al servizio della Nazione e non viceversa. Voglio riprendermi il diritto di nominare chi mandare in Parlamento. Voglio ridurre al minimo il numero dei parlamentari. Voglio conoscere come vengono spesi i miei soldi con cui finanzio questi partiti. Voglio decidere io quanti soldi devono andare nelle casse dei partiti i quali ogni quadrimestre obbligatoriamente devono presentare i loro rendiconti che dovranno essere verificati da organismi preposti e staccati dalla politica. Voglio riprendermi la mia dignità a lungo calpestata da uomini inetti, piduisti, mafiosi seduti nel Parlamento. E voglio riprendermi la mia libertà…



Cara Mariella,

è  arrivata  l 'ora  della  fine  di  questa  cricca politica: ladri, lestofanti, faccendieri.

Ma  questo   Paese   quando  si  sveglia,  quando decide  di  non  andare  a  votare  per  questa  cricca che  è  al  potere  da  più  di  un trentennio? Ricordiamoci  che   troppi  anni  con  gli  stessi  uomini, le  stesse   facce  al  potere   diventano   dittatura. Tutto  il  Paese  sta  andando  alla  deriva per   mancanza  di  lavoro, licenziamenti,  fabbriche  che  chiudono, e  fra  poco  mancherà  il  cibo  per mancanza  di  soldi,  e la  cricca,  non   si   priva di neanche  un  euro . Sono   avvoltoi  che  vivono  sulla  nostra  pelle e  si  nutrono  del  nostro   sangue. L’ITALIA NON C’E’ PIU’ – SOSTITUITA DALLA REPUBBLICA DEGLI SCIACALLI.  I più sofferenti sono le famiglie e i giovani colpiti da Enti e Organizzazioni senza scrupoli, che operano in assoluta libertà in un Paese abbandonato al suo destino. E’ necessario che lo Stato intervenga in maniera pesante contro gli illeciti ormai divenuti una tradizione di comportamento nei vari settori del pubblico servizio. Il Paese della Cultura e dell’Arte, divenuto il Paese della Pizza e delle mignotte per necessità di sopravvivenza, e adesso il Paese degli Sciacalli, i quali per diversi decenni hanno regnato con il grado di avvoltoi, portando via il futuro ai giovani e la pensione agli anziani della Patria… Gli autori di queste mascalzonate andrebbero puniti esemplarmente, allo scopo di eliminare lo sciacallaggio nei pubblici servizi…





Gentili lettori,

le urla di protesta, anche se via mail, sono ormai assordanti: il popolo disperato non trova alcuna soluzione ai suoi gravissimi problemi nell’immediato e trema per il futuro. Ma forse un po’ di speranza si potrebbe riporre in chi riuscirà ad avere  la forza di riformare dalle fondamenta il nostro sistema imputridito. Ecco perché nella rubrica precedente abbiamo parlato di adeguare la nostra Costituzione all’emergenza dell’oggi.

Molti Italiani ritengono la nostra Costituzione già perfetta e non perfettibile. In realtà proprio la Costituzione, così come è, intralcia quelle riforme sostanziali, ormai reclamate a furor di popolo, delle quali il nostro Paese ha urgente necessità. Tra l’altro il Senato ha già avviato un dibattito per la riforma di alcuni punti fra i quali primeggia il passaggio a una Repubblica Presidenziale con elezione a doppio turno, come in Francia, per dar modo al Paese di avere un governo saldo per almeno cinque anni.

Oggi, se nell’ambito dei tagli delle spese statali, venisse ipotizzata l’eliminazione delle Regioni, la politica insorgerebbe dicendo che si tratta di un atto incostituzionale perché la nostra Costituzione prevede l’esistenza delle Regioni. Ma, da sessant’anni, la Costituzione prevede l’eliminazione delle Province che invece sono aumentate del 30%: in Sardegna sono passate da quattro a sette. Si deduce che in Italia non ci sia nessuno che faccia rispettare i dettami della Costituzione: non il Governo, non il Parlamento, non la Corte Costituzionale. In una Repubblica fondata sul Lavoro, come recita la CARTA, perché si usano due pesi e due misure? Mentre è previsto il licenziamento per i dipendenti privati, non lo è per i dipendenti pubblici. Per tornare ai dolorosi problemi italiani, ci sembra il caso di segnalare che lo spread non fa paura a nessuno dato che nessuno ci fa più caso. I cittadini restano all’oscuro dell’andamento del debito pubblico perché non ne vengono segnalate le oscillazioni in aumento o in diminuzione. La vendita delle famose caserme dismesse è ostacolata, ma non si sa da  chi. A pensar male, si può ipotizzare che non abbiano ancora raggiunto un accordo sulla spartizione del ricavato. Come furono vendute in un batter d’occhio le aziende dell’IRI, perché non si possono alienare nello stesso modo questi beni dello Stato?     

Ai lettori la risposta.

Da sessant’anni si moltiplicano le riforme della Scuola incluso anche il Governo attuale. Sappiamo tutti a che punto è la nostra Scuola: un intrico di norme sindacali che paralizzano l’insegnamento. La Costituzione dice che tutti hanno diritto all’istruzione, ma il livello dell’istruzione è sempre più modesto. Il Ministro Profumo ha presentato un disegno per premiare gli studenti più meritevoli e subito si è gridato che il Ministro incoraggia una scuola d’élite. La penultima “perla” riguarda la proposta di utilizzo dei condannati in aiuto alle popolazione terremotate, tra l’altro colpite dallo sciacallaggio. E’ lodevole sul piano teorico offrire reinserimento sociale, ma a quali ulteriori pericoli si espongono le inerme vittime del sisma? Immediata l’opposizione di alcuni Partiti. Al solito e,  come sempre, tutti sono contro tutti, tanto per peggiorare il marasma nel quale ci troviamo a guazzare. Purtroppo nessuno vuole cambiare nulla: questa è la tragica realtà. Intanto l’unica cosa certa sono i cospicui esborsi dell’IMU e le sempre in crescita accise sulla benzina. A settembre incombe l’aumento dei due punti di IVA. Il Ministro Passera ha ammesso di non trovare alcun rimedio alla decrescita. E allora Professor Monti come la mettiamo? Come pensa di rattoppare l’Italia?