Cara Mariella
Alberini,
da qualche
tempo nel nostro Paese il vocabolo RIPRESA è all’ordine del giorno, ricorrendo
spesso a spropositi lanciati da personaggi esperti arrampicatori, dando
l’impressione di trovarsi in uno spaventoso tunnel dell’ignoranza. Sembrerebbe
che i Partiti uniti in un gioco pericoloso stiano studiando come discolparsi
dalla situazione nella quale hanno indotto il Paese. La RIPRESA nel senso più
specifico della parola usata in Economia, significa far muovere l’ingranaggio
che movimenta l’intero Paese, distrutto da cervelli ammaccati proprio nella
parte più importante del ragionamento sulle Politiche a breve ed a lungo
termine. I problemi in Italia sono talmente tanti che non sanno più dove
mettere le mani senza peggiorare la situazione Paese, nonostante il ricorso ai
Professori, ai Saggi, agli Indemoniati, agli Stolti. Il nostro nuovo Presidente
del Consiglio, appena insediato si è trovato obbligato a correre in Germania,
in Francia, a Bruxelles, per riportare i programmi di un Paese ormai
Colonizzato. La signora Merkel gli ha detto se intendete far ripartire il
Paese, dovete comprare Autobus Mercedes, Carri Mercedes per la spazzatura che
in Italia ne avete tanta, veicoli Tedeschi per le forze armate, per il servizio
d’Ordine Pubblico, ecc. In Francia il Signor Holland gli ha proposto che per la
ripresa Italiana doveva acquistare Centrali Nucleari Francesi di ultimo
strillo, prodotte dall’AVEVA.
Il Lavoro
richiede capitali, tecnologie, strutture, sistema di fiscalizzazione, garanzie
Politiche, per non lavorare inutilmente ingrassando esclusivamente la Casta.
La crisi non
è mondiale come vogliono farci credere i nostri esperti parlatori da mercato,
ma sostanzialmente innescata dalla Globalizzazione dove il Lavoro con tutti i
suoi benefici per la Comunità, si è spostato a Est del mondo.
L’attuale
sistema, non lascia alcuna possibilità correttiva, hanno fatto chiudere le
nostre industrie, importando le nostre necessità dall’estero, hanno ingolfato
il mercato di passamano nella manipolazione dei prodotti, hanno riempito il
Paese di Sindacati, Avvocati, Tribunali, manipolando la Giustizia, hanno
riempito le Carceri di innocenti, hanno aperto le porte alla clandestinità,
hanno creato difficoltà allo sviluppo del Lavoro, hanno speculato liberamente
facendo credere che il Paese è programmato su una Repubblica Parlamentare,
mentre nella realtà è una Repubblica di parlatori senza senso che mirano agli
interessi personali dei Partiti Politici. L’agonia dell’Italia continuerà sino
a quando il gregge non avrà capito che i Partiti Politici sono Organizzazioni
del malaffare che non producono, ma si dividono le risorse Economiche del
Paese, incuranti del male che arrecano alla Comunità.
Per rimettere
in sesto il Paese, occorre una persona esterna con esperienze di mondo per
rovesciare nel modo più impetuoso il pensiero Politico tradizionale, formulato
su ideologie fuori concorso umano che guidano alla degenerazione e al
fallimento.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Cara
Mariella,
non serve più
parlare e tanto meno logorarsi il fegato, l’Italia è come un carro sgangherato
alla deriva, dove la Comunità ha perso il buon senso del Ragionamento, con la
sostituzione continuativa dei cavalli o
degli asini, invece di cambiare il carro rappresentato dal sistema di
incosciente corruzione sviluppato nel Paese.
Lo sconcerto
Psicologico insano molto diffuso a livello Nazionale è presto servito sia
dall’alto come pure dal basso da ingenue teste quadre, mentre la gente moriva
di sofferenze inflitte dall’Organizzazione dei Professori distruggendo
ulteriormente il Paese, tre milioni di Turchi Portoghesi li hanno sostenuti
nelle ultime elezioni,
Molti
plaudono all’ultima azione del palazzo. La quale altro non è che una grande
porcata destinata a durare il tempo di una o due stagioni, in cambio
dell’annullamento di tutti i processi di condanna dei vari Barabba con le
stravaganti libertà Politiche assunte dai Partiti. I quali, oltre al
Finanziamento illegale e le tresche Associative Regionali in supporto della
Politica, sono oltre trenta mila sulla cresta dell’onda distruttiva, tutti da
galera.
Come si può
notare, anche in questa occasione è mancato il buon senso, programmando 21
Ministeri, persino il Ministero dei Clandestini (immigrati) considerati i
salvatori Nazionali della Politica, ma i grandi manovratori delle masse di oche
umane hanno dimenticato i due Ministeri più importanti, il Ministero delle
Ingiustizie, il Ministero delle Disinformazioni e il Ministero dei Diritti
dell’Uomo, i Diritti alla Vita con i Pensionati, i Disoccupati, gli Ammalati
che muoiono di stenti, e tanti altri con le Pensioni d’Oro immeritate.
La mancanza
di Giustizia e la libertà del Potere di manovrare la Nazione contro i dettati
Costituzionali e il rispetto verso i Cittadini, hanno inginocchiato sempre più
il Paese sino alla recessione totale. Nel frattempo continueranno ad aumentare
le tasse, peggiorare i servizi sociali, a chiudere le Industrie e le Banche,
dilagando sofferenze, disoccupazione ed altri morti.
Occorre
quanto prima la presa di posizione di un Audace Colonnello per ristabilire
l’ordine Politico e Giuridico nel Paese, e condannare i tanti mascalzoni in
felice libertà.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Gentili lettori,
forse dovremmo cercare di guardare a questo nuovo
governo con due grammi di speranza anche se già incominciano le dispute al suo
interno. Di certo non è un governo innovativo e soprattutto non ha idee su come
far riprendere l’iniziativa del lavoro in Italia. I media continuano a dire che
tra i giovani ci sono 4 disoccupati su 5. La assoluta mancanza di credito e
l’enorme complicazione burocratica e
fiscale per chi vorrebbe creare lavoro blocca il Paese allo stallo sempre più
recessivo. Adesso cercano disperatamente
di rifinanziare la cassa di integrazione in deroga, di trovare la sistemazione
per gli esodati e ancora creare lavoro per i giovani. Per realizzare
nell’immediato tali problemi incombenti servono 6 miliardi che, dicono, recupereranno dall’evasione
fiscale e dalla dismissione dei beni pubblici: pure chimere già prospettate e
riprospettate. Adesso è arrivata
una quarantina di viceministri
e ci chiediamo se riusciranno a bonificare la voragine di sprechi che
ciascun ministero in Italia ha sempre avuto: dovrebbero realizzare quello che
neppure il risanatore Enrico Bondi è
riuscito a fare.
Da tempo chi scrive sostiene l’idea di trasformare la
Repubblica Parlamentare in Repubblica Presidenziale con un Presidente eletto
dal popolo: potrebbe essere lui l’ audace Colonnello invocato dal nostro amico
lettore. Una Repubblica Presidenziale strutturata ad hoc, come quella francese,
consente anche a una figura evanescente,
come l’attuale titolare dell’Eliseo, di governare il Paese. Noi crediamo
che in Italia uomini di eccellente tempra esistano. Certo chi venisse scelto
per tale difficilissima impresa, dovrebbe reimpostare la gestione di questo
Stato in sfacelo imponendo nuove,
serissime regole. Non è un sogno, ma una
urgentissima riforma per cambiare il profilo del Paese.
m.alberini@iol.it
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