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lunedì 23 settembre 2013

VISTO DA LEI - Voce del verbo “asfaltare”

Cara Mariella Alberini,
le terminologie straniere nella lingua italiana sono molto fastidiose ai cultori del nostro dolcissimo idioma. Ma vorrei chiederle cosa vuol trasmettere un certo giovane e sempre più antipatico sindaco quando nei comizi e in televisione pronuncia di continuo la frase “noi li asfaltiamo”. Inoltre vorrei suggerirgli di straripare un po’ meno di tracotante burbanza dato che il suo “protettore” è inviso agli Italiani anche e non solo per questo suo difettuccio…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
i candidati alla segreteria del PD (perché diciamolo è al PD e al “giovane” Renzi che si riferisce) adesso sono troppi. Ma anche troppo numerose sono le aspirazioni di questo ambizioso sindaco che non solo vorrebbe diventare segretario del suo ingarbugliato Partito, ma anche futuro Premier e chissà?: forse in pectore, il più giovane Presidente della Repubblica italiana. Comunque sarebbe meglio avvertisse chi lo aiuta a “partorire” tale diarrea mentale di verbi astrusi e sgradevoli,  di inventare qualcosa di più stimolante. Questa frase “noi li asfaltiamo” suona stridente alle orecchie non solo di chi scrive più di tutte le terminologie in inglese che perseguitano la nostra lingua. Forse il baldanzoso sindaco dovrebbe invece provvedere ad asfaltare le numerose buche nelle strade fiorentine. Cosa vuol dire è molto chiaro: significa distruggere con forza brutale  tutto ciò che gli si oppone. E, purtroppo, ci fa ricordare con raccapriccio un altro asfalto che venne sollevato verso il cielo dalla Mafia a Capaci per cancellare la vita del eroico giudice Giovanni Falcone.
Comunque non tutti i mali vengono per nuocere: la straripante vittoria di Angela Merkel perlomeno garantisce un prosieguo di severità e rigore
In questi giorni, nei quali anche la cancellazione l’IMU sulla prima casa sta traballando, come al solito questo Governo non si sogna neppure di tagliare i miliardi di costi inutili che ridarebbero vita all’Italia in via di estinzione.      
I Partiti in toto si possono definire un coacervo di bande in perenne lotta tra loro. Uno spettacolo disgustoso per gli italiani, ma anche per chi ci osserva da vicino e da lontano. Vi ricordate l’occhiata ironica scambiata tra Merkel e Sarkozy per deridere l’allora Premier Berlusconi. Adesso è ancora peggio: ci deridono ormai per il dichiarato tribalismo del quale stanno offrendo spettacolo le due forze di Governo dell’ancora bel Paese. E allora?: gli Italiani devono dare vita ad una protesta dura e continua che costringa queste gang partitiche  ad avere paura del popolo che non rappresentano più. Solo così si potrà lentamente recuperare  dignità e una speranza di ritorno agli antichi valori italici di prosperità  e di certezza di diritto.