Cara Mariella
Alberini,
le
terminologie straniere nella lingua italiana sono molto fastidiose ai cultori
del nostro dolcissimo idioma. Ma vorrei chiederle cosa vuol trasmettere un
certo giovane e sempre più antipatico sindaco quando nei comizi e in
televisione pronuncia di continuo la frase “noi li asfaltiamo”. Inoltre vorrei
suggerirgli di straripare un po’ meno di tracotante burbanza dato che il suo “protettore”
è inviso agli Italiani anche e non solo per questo suo difettuccio…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Carissimo lettore,
i candidati alla segreteria del
PD (perché diciamolo è al PD e al “giovane” Renzi che si riferisce) adesso sono
troppi. Ma anche troppo numerose sono le aspirazioni di questo ambizioso
sindaco che non solo vorrebbe diventare segretario del suo ingarbugliato
Partito, ma anche futuro Premier e chissà?: forse in pectore, il più giovane
Presidente della Repubblica italiana. Comunque sarebbe meglio avvertisse chi lo
aiuta a “partorire” tale diarrea mentale di verbi astrusi e sgradevoli, di inventare qualcosa di più stimolante. Questa
frase “noi li asfaltiamo” suona stridente alle orecchie non solo di chi scrive più
di tutte le terminologie in inglese che perseguitano la nostra lingua. Forse il
baldanzoso sindaco dovrebbe invece provvedere ad asfaltare le numerose buche
nelle strade fiorentine. Cosa vuol dire è molto chiaro: significa distruggere
con forza brutale tutto ciò che gli si
oppone. E, purtroppo, ci fa ricordare con raccapriccio un altro asfalto che
venne sollevato verso il cielo dalla Mafia a Capaci per cancellare la vita del
eroico giudice Giovanni Falcone.
Comunque non tutti i mali
vengono per nuocere: la straripante vittoria di Angela Merkel perlomeno
garantisce un prosieguo di severità e rigore
In questi giorni, nei quali
anche la cancellazione l’IMU sulla prima casa sta traballando, come al solito
questo Governo non si sogna neppure di tagliare i miliardi di costi inutili che
ridarebbero vita all’Italia in via di estinzione.
I Partiti in toto si possono
definire un coacervo di bande in perenne lotta tra loro. Uno spettacolo
disgustoso per gli italiani, ma anche per chi ci osserva da vicino e da
lontano. Vi ricordate l’occhiata ironica scambiata tra Merkel e Sarkozy per
deridere l’allora Premier Berlusconi. Adesso è ancora peggio: ci deridono ormai
per il dichiarato tribalismo del quale stanno offrendo spettacolo le due forze
di Governo dell’ancora bel Paese. E allora?: gli Italiani devono dare vita ad
una protesta dura e continua che costringa queste gang partitiche ad avere paura del popolo che non
rappresentano più. Solo così si potrà lentamente recuperare dignità e una speranza di ritorno agli antichi
valori italici di prosperità e di
certezza di diritto.