Preg.ma
Sig.ra Mariella Alberini,
nel corso
degli anni, ognuno di noi umani sale o scende gradini inerenti alla
valorizzazione
della nostra personalità sociale e culturale. In questi giorni,
sento di aver
salito non pochi gradini nell’aver preso atto e lettura di alcuni
suoi lavori
da scrittrice ma, anche su sue scritture giornalistiche apparse su
Economiaitaliana.it
in tema di variegate posizioni politiche e con particolare
riferimento
agli articoli: “L’Italia non è un Paese per donne”, “Governo Renzi, decollo
deludente” e
molti altri di critica equilibrata e
soprattutto lucida. Onorato e
compiaciuto mi associo tra i suoi più attenti
lettori. Berlusconi pur avendo il
merito di aver individuato tutti i mali dell’Italia
non ha saputo contrattaccare e
controbattere, attraverso le giuste riforme,
tutti i suoi nemici, tutti gli oppositori e
soprattutto
l’intero sistema giudiziario che unitamente al Colle, al C.S.M.,
all’A.N.M., a
tutti i rossi & Co che da sempre e in assoluto comandano ed in
primordine
(anche con l’ausilio delle intercettazioni a doppio scopo) tengono
in pugno
l’intero Paese. Adesso gli Italiani sono riusciti a trovare un minimo di
speranza in Renzi che sembra aver ereditato il compito di fare quello che il
Cavaliere non ha saputo intraprendere. Ho notato il suo scetticismo in
proposito e vorrei che me lo spiegasse…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro lettore,
felice, ma anche commossa, per la sua sincera stima, ammetto
come tutti di sperare che Matteo Renzi riesca a fare quanto promette con tanta carica
giovanile e spontanea. E non dubito della sua sincerità. Però dobbiamo tenere
presente che nel tentativo di attuare le note riforme espresse molte volte nei
suoi “comizi” televisivi e non, avrà contro l’enorme piovra abbarbicata su
tutto il Paese: si chiama Kastocrazia, la testa grava su Roma e i tentacoli si
allungano dalla Sicilia al “paradisiaco” Alto Adige.
Detto questo non possiamo farci abbagliare da quegli
80 euro in più in busta paga per chi guadagna fino a 1.500 euro al mese perché
questo è un gesto politico preelettorale, utilissimo anche a risollevare
l’animo esacerbato del popolo: ma nulla può migliorare nel campo del lavoro e della rovinosa situazione dell’industria e
delle imprese costrette a chiudere. Si tratta ancora di protezionismo o Welfare
come preferiscono anglicizzare i professori economisti.
A proposito del Senato lei crede davvero che Renzi
riesca a mandare a casa 320 senatori? E a dimezzare con facilità i milionari
stipendi dei manager pubblici? O a togliere i Governi provinciali carichi di
clientele truffaldine e a non sostituire il personale che andrà in pensione?
D’altra parte, ottima la messa in vendita delle
scandalose auto blu, del resto solo conclamata e mai attuata dal governo Letta,
ma togliere il 10% per cento dell’IRAP
non basta: segnale definitivo e giusto sarebbe annullarla. Speriamo che la
riduzione del costo dell’energia per le aziende venga attuata davvero nei tempi
promessi. Però i 68 miliardi da rimborsare alle aziende sono già slittati da
fine maggio a settembre.
Le grandi idee circa l’edilizia scolastica, il famoso
job act, ma definiamolo meglio in
italiano “riforma del mercato del Lavoro”, o il piano-casa che dovrebbero
davvero risollevare la dignità dell’economia italiana restano, al momento,
meravigliosi sogni nella mente renziana e anche in quella degli Italiani. Però
speriamo, continuiamo a sperare. Se riuscirà ad attuare la metà di tutto ciò,
può contare su almeno dieci anni di
Premierato e poi sul volo al Colle.
m.alberini@iol.it