Gentile
Mariella Alberini,
da fonti
ufficiali l'evasione fiscale è valutata 180 miliardi di € l'anno. Da fonti
ufficiali la corruzione crea un danno economico alla comunità italiana di 60
miliardi di € l'anno. Anche volessimo mettere in campo tutta la nostra
comprensione, tutto il nostro equilibrio di persone moderate quali siamo,
dobbiamo ammettere che sono numeri che gridano vendetta.
Ergastolani,
che si sono macchiati di delitti efferati, ricevono permessi che sono la
premessa di fughe più o meno annunciate.
Finti ciechi,
a cui viene riconosciuta la totale invalidità, intascano per decenni un
indennizzo non dovuto, alla faccia di chi si spezza la schiena per 8 ore al
giorno.
Impossibile
imputare queste situazioni, solo alla disorganizzazione o alle pastoie
burocratiche.
Per esempio:
ci si sente dire che per smascherare un finto cieco sono occorsi due mesi di
pedinamenti, e si sa benissimo che occorrerebbero due minuti.
Valutiamo il
problema in modo semplice, che in genere è quello giusto, e rendiamoci conto
che dietro queste storie oscene c'è la disonestà delle persone chiamate a
garantire giustizia ed equità. (Verrà da qui il nome EQUITALIA ?).
Il magistrato,
che contro ogni logica, concede un permesso premio ad un ergastolano senza che
ci sia la possibilità di controllarlo, sfidando oltretutto l'esasperazione
della gente, sarà stato compensato con una sostanziosa mazzetta, così come il
medico che avalla una falsa condizione di invalidità, così come il legislatore
che deve rendere più difficile la corruzione e l'evasione fiscale.
Intorno a
questo vaso di Pandora di nefandezze, brancola un esercito di politicanti e di
legislatori che, oltre ad essere scelti tra i più cerebralmente limitati,
(basta sentirli esprimersi quando vengono intervistati), acquisiscono cammin
facendo, tutte le attitudini specifiche della categoria.
L'attitudine
alla corruzione, alla delinquenza e alla mafiosità e, in quanto tali, soprattutto,
fanno propria la convinzione di essere intoccabili.
I grandi
della politica, nel frattempo, giochicchiano con riforme di cartone, dietro le
quali non c'è assolutamente nulla.
Lettera firmata, ricevuta
via e-mail
Gentile lettore,
tutto vero quanto scrive. Da quando si è voluto
sopprimere la meritocrazia, da quando è stato instaurato il buonismo a
copertura della incapacità a regolare la vita civile, da quando si è compiuta
la scelta di creare una società
multirazziale, tutto è precipitato nel caos.
Non si può pretendere di cambiare la società senza
edificare i pilastri giuridici che devono sostenere il nuovo sistema di vita.
La nostra classe politica, che mostra tutti i difetti
da lei elencati, si è data ad una sorta di ludi cartacei proponendo leggi e
regolamenti che tutto fanno tranne legiferare in modo positivo. Che fare? E’
una lotta contro i mulini a vento perché sono venuti a mancare i principi
regolatori del vivere civile.
Il Presidente della Repubblica lancia moniti e
raccomandazioni basati sul nulla. Ad esempio il Lavoro. Ma possibile non si
capisca che il Lavoro può essere creato solo a patto si liberi l’impresa dai
vincoli che la distruggono?
Se Renzi non sarà in grado di dominare tale marasma,
le elezioni politiche si renderanno inevitabili, ma potranno diventare risolutive?
m.alberini@iol.it