Cara Mariella
Alberini,
sono rimasto
sorpreso in modo positivo della fulminea scesa in campo della Russia contro
l’Isis. Ho la sensazione che adesso si otterranno risultati tangibili molto
migliori di quelli ottenuti dai Droni americani. Devo ammettere che , in
questa occasione, ho apprezzato il duro
decisionismo di Putin…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro lettore,
chi scrive è d’accordo con lei. Ho la certezza di una
veloce decimazione delle milizie del cosiddetto Califfato e dei suoi taglia
gole super armate dagli USA. Nessuno dice che le postazioni dell’Isis alzano le
bandiere dei ribelli ad Assad e vengono pertanto risparmiati dalle rare
incursioni americane. I russi l’hanno subito capito e non si sono fatti
fregare.
Quelli dell’Isis e i ribelli anti Assad sono sovente in combutta. L’intervento
russo sarà di certo molto decisivo poiché lo zar Putin ha ai suoi confini
diverse popolazioni mussulmane che in mano all’Isis rappresenterebbero un
pericolo terroristico per la Federazione Russa stessa.
Assad ha finito la sua dittatura e a breve dovrà
andarsene come viene auspicato dal mondo politico internazionale. Attenzione:
non deve assolutamente essere esportata quella democrazia che ha sconvolto
l’Iraq, l’Afghanistan ecc.
Dispiace l’immediata reazione americana che non vuole
riconoscere il merito di questo primo
intervento aereo dei Russi. E lo vogliono trasformare in un intervento pro
Assad. Tanto per riuscire sempre a criticare l’operato “zarista” questa volta immediato ed efficace.
La finissero di creare diatribe di
assurda democrazia. Là dove democrazia esiste solo di nome, ma in
compenso coniuga decisione con efficienza. Quell’efficienza che viene tarpata
dai mille distinguo tipici dei regimi occidentali.
A noi piace Obama, ma su tutta la questione medio
orientale ha peccato molto di visione strategica risolutiva.
Abbiamo l’impressione che l’immediato raid russo alla
vigilia del Giubileo, minacciato di continuo dai macellai dell’Isis, sia una
sorta di efficace deterrente per scongiurare eventuali attacchi demenziali
contro la Cupola del Bernini.
m.alberini@iol.it