cover blog M Alberini

sabato 29 settembre 2012

VISTO DA LEI - “La prepotenza brutale dell’apparato politico in Italia”


Gentile dott.ssa Alberini,
la seguo da Affaritaliani e ora mi sposto nel suo blog, una delle poche cose serie che ho trovato riguardo l’informazione. A Lei scriviamo un po’ tutti e di tutte le idee non politiche ma di senso civico e dello Stato, ufficialmente superate le idee di destra, sinistra, centro e vie di mezzo create ad arte per pura confusione verso il cittadino…
Lei parla di Repubblica Presidenziale e sono pienamente d’accordo, la si voleva raggiungere dal 1992 ma è stata falsata da questi signori che ancora oggi ci rappresentano in giro per il mondo. Prima di questo passo secondo me c’è una grande riforma che occorrerebbe fare, una legge chiara e senza interpretazioni, una legge anticorruzione, chi preso in flagranza di reato a casa, dipendente, politicante o altro con la certezza della pena. Non mandiamoli in galera sta gente signora, ma paghino i danni anche attingendo ai beni dei familiari perché tutti ne hanno goduto e poi si vadano a cercare un lavoro come tutti gli italiani. A volte dimentichiamo in tanti che prima di essere politici, dirigenti o tutto quel che ci sentiamo di essere, siamo cittadini comuni e da tali dovremmo comportarci, non è facile visto sto groviglio che è stato creato ma almeno provarci:  questa matassa ingarbugliata se non si comincia non si sistema, sa cosa farei? Inizierei dall’educazione civica obbligatoria da fare a scuola e non fittizia come adesso, cominciare dai ragazzi, fargli apprendere il senso di ciò che è giusto per la collettività, se cominci da lì non dico che il resto viene da sé ma sicuramente cominci a fare riflettere. Mi fermo anche se avrei tante cose da dire, complimenti ancora e buon lavoro.
                 
Gentilissima Signora Alberini,
così come ha indetto una raccolta di adesioni per il presidenzialismo vorrei proporle di indire analoga iniziativa per l'abolizione delle Regioni.
Ritengo siano un Ente dannoso ma utile solo ai politici per crearsi una clientela da utilizzare per scopi politici. E di clientela se ne fa tanta considerato gli sprechi e i destinatari di detti sprechi. Prima del 1970 l'Italia ha egregiamente funzionato senza le Regioni. E’ più funzionale distribuire i poteri Regionali alle singole Province e delegare alle Prefetture quelle incombenze di carattere nazionale. Con le Province si gestisce il territorio in modo più capillare e si tengono meglio sotto controllo le spese. La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare a queste righe.
                                                    Lettere firmate, inviate via e-mail
Cari amici,
la raccolta di adesioni per il Presidenzialismo è caduta nel nulla: poche centinaia di adesioni. Il popolo non ha capito, nonostante la chiara spiegazione contenuta nella rubrica, che soltanto con una Repubblica Presidenziale si poteva riformare la Costituzione obsoleta vetero-demo-catto-comunista in vigore dal 1948 e bisognosa di adeguamento all’attualità dei problemi che affliggono la nostra Italia. Figuriamoci indire una raccolta di adesioni per abolire le Regioni e potenziare le Province. Un’idea positiva poiché le Province garantiscono una  migliore efficienza di governo sui territori assegnati. Inoltre abolendo le Regioni si abolirebbe una quantità enorme di strutture inventate ad hoc per gestire le clientele e non solo: dato che le cifre di milioni e milioni di euro annue non hanno alcuna giustificazione di spesa.
Ma tutto ciò è pura, idealistica utopia poiché il potere non retrocede di un millimetro se non a parole. Continuano gli scandali regionali, provinciali, nell’ambito dei partiti: i colpevoli vengono persino ricandidati e  nessuno, ma proprio nessuno dei signori al potere rinuncia ad un centesimo per aiutare lo spaventoso deficit dello Stato. E si potrebbe dire sia proprio lo Stato a fomentare  questo caos dato che non esiste alcuna giustificazione per far piovere soldi sui Partiti. In queste condizioni gli uomini e le donne di buona volontà restano inermi davanti al potente esercito di termiti che vivono di politica: più o meno 8-10 milioni di Italiani. In realtà il cittadino non vuole politica, ma buon governo: due fattori in antitesi fra loro.
Riguardo ad una legge di anticorruzione, il problema è identico all’abolizione delle Regioni. La Magistratura fa circolare a piede libero i mega-ladri e incarcera per “delitti di opinione”. Inutile dunque indire referendum e raccolta di firme. La situazione purtroppo è questa e noi siamo inabili a contrastare la forza brutale di questo potere politico se non con l’astensionismo massiccio dal voto: unico mezzo per mettere in crisi questo apparato ormai delinquenziale.