Cara Mariella
Alberini,
se l’Europa
non si organizza con un coordinamento militare ad hoc saranno guai. Poiché la
spartizione degli obiettivi da bombardare deve essere studiata non solo di
comune accordo, ma con perfetta sincronia tra Stati Maggiori per raggiungere il
massimo risultato contro l’Isis…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Gentilissimo amico,
molto logico preoccuparsi di questa importantissima
strategia: senza quella sarebbe un disastro. Ma, purtroppo, l’Europa ha sempre
zoppicato riguardo alleanze e
solidarietà. Adesso c’è di mezzo anche la Russia di Putin, a mio avviso il
miglior politico del pianeta. Ciò non significa non abbia compiuto infinite
“trasgressioni” (un eufemismo) nella
gestione del suo enorme potere. Figuriamoci se così non fosse e Francia,
Russia, ecc. si trovassero a bombardare gli stessi obiettivi.
Detto questo se non scenderanno con truppe di terra sui
territori occupati dagli efferati assassini dell’Isis poco otterranno per
debellarli in modo concreto. Non solo: ci vogliono migliaia di espulsioni in
tutta l’Europa per depurarla e proteggerla da altri sanguinosi attacchi di
stampo parigino. Non parliamo poi dell’Italia che deve bloccare gli sbarchi,
tra i quali è ormai assodato siano arrivati gli stragisti di innumerevoli fatti
sanguinosi. I Ministri degli Interni europei l’avranno capita? Stanno in
continua allerta con le loro Intelligence per scambiarsi informazioni,
dettagli, nomi pericolosi dalle Banlieu fino alle borgate più infime di Roma,
Londra, Berlino ecc.
Che dire del silenzio totale sugli sbarchi in Sicilia
e a Lampedusa? Perché nessuno ne parla. Sappiamo che continuano, ma forse Renzi
si vergogna di rendere palese una situazione molto dannosa per la sua eventuale
rielezione nel 2018. Eppure l’Italia non solo non ha più alcun spazio ne’
risorse economiche da destinare a questi sciagurati illusi di poter partecipare
in modo adeguato alla qualità di vita europea.
Si è già letto in tutti i media quanto disillusi siano gli
africani arrivati in Europa che
affermano di essere scappati da un inferno per trovarne uno peggiore.