cover blog M Alberini

domenica 18 dicembre 2011

Seconda edizione 2011 Premio giornalistico Famiglia di Mariella Alberini

Pubblicato su Affaritaliani.it il 26 novembre 2011


Oggi,  al nuovo  Circolo della Stampa, cs Venezia 48, in seno al Premio Guido Vergani, Mariella Alberini ha consegnato il premio Famiglia di Mariella Alberini di mille euro,  riservato ai giovani cronisti sotto i 30 anni,  alla seconda edizione a Anna della Moretta con questa presentazione:
E’ insolito che una giornalista organizzi un Premio giornalistico a nome della sua famiglia, ma ho pensato che dopo la mia “dipartita” sarebbe stato difficile istituirlo. Così eccoci alla seconda edizione di questo premio per i giovani cronisti sotto i 30 anni in memoria della mia famiglia, della quale sono l’ultima discendente rimasta. Una famiglia borghese, dai ritmi regolari che si riuniva tutti i giorni a pranzo e cena  Tutto ciò fino ai rispettivi matrimoni delle mie sorelle più grandi di me. Rimasta sola con i miei genitori continuai la mia infanzia felice di bambina studiosa anzi secchiona,  consapevole del calore famigliare che mia madre sapeva coltivare nella a nostra casa in via Eustachi. Mia madre una piccola signora dagli occhi turchesi di sobria eleganza. Osservando la diversità di sentimenti che i figli di oggi nutrono verso i genitori, con questo premio ho voluto offrire anche una manifestazione di amore figliale e fraterno verso i miei famigliari e, in particolare  verso mia madre che ho adorato. Una mamma dolce e severa, affettuosa ma energica che mi ha inculcato l’importanza della dignità femminile. Una madre non immune da errori di valutazione per il mio futuro, ma sempre in buona fede e pensando di farmi del bene. Non l’ho mai ritenuta responsabile di nulla al contrario dei numerosissimi ingrati giovani di oggi che scaricano sulle spalle dei genitori ogni loro errore.  Ecco, adesso ai giovani giornalisti presenti in sala, vorrei  chiedere di includere nel loro lavoro questo aspetto della società attuale al fine di combatterlo, di scrivere di questa piaga vergognosa che affligge tante famiglie e tanti genitori privati dell’affetto figliale e abbandonati  in vecchiaia quando non sono più ritenuti utili o necessari.