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sabato 17 dicembre 2011

VISTO DA LEI - La Kasta politica si vergogni e vada a casa

Pubblicato su Affaritaliani.it il 17 settembre 2011

Gentile dott.ssa Alberini, dato che il Presidente Berlusconi non ha trovato il tempo per rispondere alla sua lettera aperta, mi permetto scriverle in Sua vece: “Apprezzo quanto mi ha scritto ma purtroppo, come può immaginare, ho le mani legate e una spina “Umbertina” nel fianco: se cerco di toglierla, rischio di morire dissanguato…”
Gentile Mariella Alberini, quello di cui Lei parla è di un interesse unico e drammaticamente pericoloso. Qui non si tratta di coscienza popolare, bensì di irresponsabili che hanno mandato alla deriva questo Paese. Non si tratta neppure di colonizzazione, si tratta di dire la verità.. Nel 2001 Berlusconi ha avuto la possibilità di cambiare le sorti e il destino di questa nazione e passare alla storia come un secondo De Gasperi. Ma non lo ha fatto (!), non ha voluto o non ha potuto?, non ha importanza! Ormai l’Italia è alla deriva. Non abbiamo più aziende: Alitalia, Ferrovie, Parlamalat, Unicredit sono in mano a Francesi, Tedeschi e Inglesi. Non abbiamo più Servizi Segreti  Interni ed Esterni, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Magistratura che tutelano gli Italiani.  Così in Libia hanno chiuso i rubinetti Eni, in un conflitto con i Francesi di Total che è solo all’
inizio. I guai seri arriveranno nel 2013, forse anche prima, quando con il Presidente Berlusconi si dissolverà anche il Pdl. Ritorneranno gli attentati che cammineranno di pari passo con la povertà…

Gentile Alberini, abbiamo insegnato a tutti come si vive ( inclusi i Francesi e i Tedeschi). Tutto questo ci ha creato delle invidie che ancora oggi non muoiono. Purtroppo la politica ha fatto crollare l'Impero Romano e la politica oggi sta facendo affondare sempre più il nostro Paese. Ci manca quell'orgoglio di essere italiani che dal 68 non hanno più i giovani, i quali oggi non sanno neppure ragionare con la loro testa...

Cara Alberini, ormai non esiste in politica nessun dirigente degno di stima e tanto meno degno di fare il politico. Bisogna azzerare tutta la classe politica e cambiarla con uomini e donne nuovi e sani di mente e di cuore. In Italia ci sono, ma viene loro precluso l’ingresso alla Res publica. Non vogliamo più votare per nessun partito. E’ vergognoso che i parlamentari non abbiano avuto neppure la decenza di accettare senza discutere i piccolissimi tagli della Manovra alle loro prebende. Devono andare tutti a casa...
                                             Lettere ricevute via e-mail
Gentili lettori,
l’attuale drammatica situazione economica mondiale richiederebbe un atteggiamento di grande coesione da parte di tutta la Kasta politica per sostenere la nazione in gravissime difficoltà. Invece continua la faida persecutoria dei politicanti contro i politicanti per arrivare al potere e poter continuare a divorare  a sbafo quello che resta dell’Italia. Confidando nella mansueta pigrizia degli Italiani, i quali, fino al 1992 si sono disinteressati della politica, non si sono accorti di essere arrivati sul ciglio di un orrido che potrebbe inghiottirli come è accaduto pochi mesi fa in Tunisia, in Egitto e in Libia. Sì, perché sono migliaia le mail che ci arrivano chiedendo la rivoluzione per imitare quei Paesi. Persino in questo drammatico frangente, i Parlamentari hanno voluto discutere le richieste di quel minimo sacrificio richiesto dalla Manovra: poche migliaia di euro in confronto alla scandalosa cifra annuale che si mettono in tasca. E non si parla nemmeno più della riduzione a metà di questa banda di parolai. A questo punto, i signori della Kasta  non si rendono conto a quale pericolo si stanno esponendo poiché nel momento in cui non arriverà  più la pioggia di denaro sperperata da decenni, ci sarà senza preavviso una ventata di violenza che invaderà i palazzi del potere come la Storia insegna. Da mesi questa rubrica registra e trasmette le grida di rabbia dolorosa degli Italiani senza che la Kasta riesca a recepirle e continua  a non vedere più lontano del suo naso. E a vessare quel popolo in nome del quale dice di governare.
Bisogna ricollegarsi alla faciloneria degli ultimi Governi della Democrazia Cristiana, ormai inquinata dal Compromesso Storico, e alle parole dissennate di Mariano Rumor “una pensione non si nega a nessuno”. Con il risultato che ancor oggi metà della nazione vive di pensioni fasulle. Una politica prolungata per comprare consenso elettorale. Un viltà che colpisce alle spalle il popolo Italiano per continuare a esercitare a tutti i costi il potere. Ma oggi questo popolo è arrivato ad un’esasperazione che si sta trasformando in idiosincrasia verso tutti i politicanti.

m.alberini@iol.it