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domenica 18 dicembre 2011

VISTO DA LEI - ICI subito, ma i tagli ai veri costi della politica quando?

Pubblicato su Affaritaliani.it 1i 3 dicembre 2011

Cara Mariella Alberini,
perché tutto rimanga come prima bisogna che tutto cambi. Hanno partorito il governo dei tecnici e apparentemente i vertici italiani sembrano molto soddisfatti. Per forza, sono tutti tecnici politicamente schierati in quota per ogni partito compreso il PD che alle ultime elezioni è stato sconfitto. Adesso, con ritardo,  hanno il nodo dei sottosegretari, fotocopia delle quote partitiche. Risultato: ICI subito e tagli ai vitalizi d’oro dal 1 gennaio, ma i veri tagli dei costi della politica  a quando…?
                                                                      Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro Francesco,
l’operazione “nuovo governo” è stata fortemente voluta e condotta dal Presidente della Repubblica che, gattopardo ormai senza chioma, ha dimostrato di avere ancora gli artigli intatti. E’ riuscito a riportare al governo il suo partito d’origine allo sbando e strabattuto alle ultime elezioni. Un’operazione che è partita da lontano. Adesso abbiamo il cosiddetto governo dei “tecnici”. Ci sono due domande da porsi. La prima: tutti questi tecnici, dei quali la maggioranza proviene dalle file dei soloni universitari, come mai non si è accorta per tempo della bufera che si addensava sull’euro? Eppure la strategia usata dagli “speculatori” e dai “mercati” era molto semplice. Isolare, come fanno i leoni quando cacciano, gli stati più deboli e attaccarli. Come tutte le strategie semplici si è rivelata molto efficace. La seconda: viene da chiedersi come questa nuova pletora di tecnici verrà pagata e se per il futuro avranno benefici e meriti pensionistici aggiuntivi. Ma nessuno ci risponderà. Resta l’incognita più grave: quella di un’ Europa ancora più debole per non aver previsto nulla e quindi non essere ricorsa per tempo a misure cautelari.
Non siamo certo in buone mani. Il nuovo governo, per il momento, fa capire che imporrà nuovi balzelli e su tagli delle spese scivola nel vago rimandando sine die. Scandalo nello scandalo, ci viene proposto dalle televisioni che intervistano parlamentari ed ex parlamentari titolari di più pensioni. E’ il caso dell’on. Russo Spena che per giustificare le sue tre pensioni ha annunciato di devolvere al suo Partito il 55% degli emolumenti. Come se questa fosse una giustificazione. Per non parlare dell’ex Presidente del Consiglio ed ex ministro Giuliano Amato che ha cumulato pensioni per cifre astronomiche e si rammarica di non essere stato cooptato nel nuovo governo dove, secondo lui, avrebbe portato un bagaglio notevole di esperienze (ricordiamoci il prelievo notturno sui conti correnti degli Italiani, giustificato da un’esigenza improvvisa che lo statista non era stato in grado di prevedere).
Siamo preoccupati dalle ricorrenti voci di mancanza di liquidità da parte delle banche. Ciò significa che le famiglie italiane, tanto lodate come risparmiatrici, stanno iniziando a smettere di risparmiare. Senza il risparmio, la voragine del default  diventerà inimmaginabile.
NON SI RIESCE A CAPIRE COME QUESTO GOVERNO POSSA PENSARE DI ATTINGERE TANTO PESANTEMENTE DALLE TASCHE DEGLI ITALIANI SENZA ABBATTERE DAVVERO I COSTI DI UNA POLITICA DISSENNATA E COLPEVOLE. TUTTO CIO’ E’ VERGOGNOSO.